Scienze

Il Cern allontana Strumia, il fisico che disse "la fisica è roba da uomini"

Alessandro Strumia non sarà più "guest professor".  Era stato accusato di "sessismo" dopo aver dichiarato, nel settembre scorso durante un workshop sulla parità di genere, che "la fisica è stata inventata e fatta dagli uomini, non si entra su invito"
1 minuti di lettura
ROMA - Il Cern ha troncato i rapporti con il ricercatore italiano, Alessandro Strumia, accusato di "sessismo" dopo aver dichiarato, nel settembre scorso durante un workshop sulla parità di genere, che "la fisica è stata inventata e fatta dagli uomini, non si entra su invito". Strumia aveva negato la discriminazione delle donne nel campo scientifico, sostenendo anzi che ci fosse una discriminazione degli uomini. L'organizzazione europea per la ricerca nucleare ha deciso, in seguito a un'indagine sulle sue parole, di non avvalersi più delle prestazioni del ricercatore italiano che insegna all'Università di Pisa. "La vicenda è stata esaminata alla luce delle regole e dei regolamenti interni e del Codice di Condotta dell'organizzazione, che si basa sui valori fondamentali del Cern. Come risultato della sua indagine e in seguito alla decisione presa dall'Università di Pisa, Cern ha deciso di non estendere lo status di 'guest professor' al professor Strumia", si legge in una nota del laboratorio europeo della fisica delle particelle. "Il Cern ribadisce il suo impegno per la fondamentale importanza del rispetto e della diversità sul luogo di lavoro".

Strumia, grafici e tabelle alla mano, aveva sostenuto che non è vero che le donne siano vittima di discriminazione nella fisica, quanto piuttosto il contrario. Lui stesso si era citato come esempio, visto che l'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) non lo aveva assunto, preferendogli due ricercatrici con meno citazioni. Dopo la sospensione del Cern, era arrivata quasi subito dopo anche quella dell'Infn "in attesa del risultato degli approfondimenti sul caso", con la motivazione che Strumia aveva "fatto, per di più in un contesto pubblico internazionale, affermazioni lesive dell'immagine dell'Ente e, cosa ancor più grave, discriminatorie e apertamente lesive della reputazione di ricercatrici e ricercatori dipendenti e associati all'Infn, in violazione delle norme del Codice etico e del Codice di comportamento per la tutela della dignità delle persone dell'Istituto". Anche il rettore dell'Università di Pisa, Paolo Mancarella, aveva disposto l'apertura di un procedimento etico, conclusosi poi la sanzione etica del richiamo pubblico - mentre pochi giorni dopo era stato pubblicato un appello di 1.600 scienziati su particlesforjustice.org contro il ricercatore italiano. Strumia, alla Bbc, ha comunque ribadito le sue posizioni: "La scienza non dovrebbe sentirsi offesa quando dei fatti mettono alla prova ciò che viene ritenuto sacro".